Vi può essere una lesione del crociato anteriore in seguito a traumi, provocando sensazione di instabilità al ginocchio. La lesione può essere parziale o totale ed il legamento lesionato non può guarire spontaneamente in una posizione che ne permetta la funzione.
I sintomi di una lesione del legamento crociato anteriore possono variare tra una persona e l’altra. L’instabilità si manifesta con una sensazione di cedimento o blocchi articolari del ginocchio e può portare a lesioni della cartilagine, dei menischi e di altri legamenti.
Attualmente la ricostruzione del LCA avviene per via artroscopica, posizionando nel ginocchio un nuovo legamento, esattamente nel punto dove era presente quello precedente. Il nuovo legamento può essere autologo (cioè proveniente dal paziente stesso, di solito tendine rotuleo oppure tendini gracile e semitendinoso) oppure omologo (cioè proveniente da un cadavere). L'ortopedico decide quale tipo di innesto è il più adatto per ciascun paziente.
La terapia conservativa per una lesione del legamento crociato anteriore, può essere tentata in pazienti meno giovani, con una vita piuttosto sedentaria, o nei casi di lesione parziale.
In caso di rottura del legamento crociato anteriore, il paziente avverte uno "schiocco" all'interno del ginocchio, con conseguente impossibilità a continuare qualsiasi attività. Il paziente può anche avere difficoltà alla deambulazione e può avere la sensazione di liquido all'interno del ginocchio.
Il sospetto di rottura del legamento crociato anteriore viene solitamente posto dal Medico Ortopedico. Deve essere prima di tutto effettuata una radiografia per escludere fratture o altre lesioni ossee che possono far ipotizzare una lesione del legamento. Per confermare la diagnosi e per valutare eventuali lesioni associate, l'esame strumentale più accurato è la risonanza magnetica nucleare (RMN); questo esame, se effettuato qualche giorno dopo il trauma è molto più accurato.
Indipendentemente dal fatto che sia solo allungato, parzialmente lesionato o completamente rotto, il legamento crociato anteriore non è più in grado di garantire una stabilità normale al ginocchio.
Un legamento crociato anteriore rotto rende il ginocchio vulnerabile ad una nuova lesione, poiché non è stabile in determinate attività; questo può causare vari episodi di cedimento che, alla lunga, danneggiano le altre strutture articolari, quali il legamento collaterale mediale e laterale ed i menischi.
La probabilità di danno meniscale in una lesione acuta del legamento crociato anteriore raggiunge anche il 30-40%. In caso di lesione cronica del invece, questa probabilità sale fino al 90%. Per questo motivo si consiglia alle persone che praticano sport o attività "a rischio" di eseguire un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore, al fine di ridurre al minimo il rischio di una nuova lesione.
La decisione se operare una lesione del crociato anteriore dipende da molti fattori trai quali: età del paziente, professione e sport praticati o che vorrà fare in futuro, da quanto tempo vi è la lesione del legamento crociato anteriore, i sintomi riferiti nella vita di tutti i giorni. Tendenzialmente bisognerebbe operare una lesione del crociato anteriore in due situazioni: pazienti ad alta richiesta funzionale (sportivi professionisti o semi-professionisti, o che praticano sport cosiddetti "a rischio" quali calcio, rugby...; persone che fanno un lavoro fisicamente impegnativo) e pazienti con ginocchio instabile sintomatico.
Il trattamento conservativo per un crociato anteriore lesionato, può essere tentato in persone meno giovani o con una vita piuttosto sedentaria, oppure nei casi con lesione parziale. Scopo della terapia conservativa è soprattutto il potenziamento muscolare in maniera tale da stabilizzare in un certo qual modo il ginocchio e sopperire quindi al crociato anteriore lesionato e che rotto rimane.
In genere è permesso praticare sport "a basso impatto" (nuoto, ciclismo...) mentre sono sconsigliati sport "ad alto impatto" (calcio, rugby...) per il rischio di provocare ulteriori lesioni. Il ginocchio è un’articolazione talmente complessa che talvolta questo tipo di trattamento ottiene ottimi successi, il paziente non soffre più di sintomi da instabilità. Può però accadere che al termine di questo trattamento il ginocchio rimanga instabile e allora ci si deve orientare verso l'intervento chirurgico.
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