La cuffia dei rotatori è composta da 4 tendini (sottoscapolare, sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo).
Una lesione di cuffia può coinvolgere uno o più di questi tendini, con un'estensione più o meno ampia.
Si parla di lesione massiva della cuffia dei rotatori, quando vi è interessamento di 2 o più tendini (Gerber, 1997). Altri invece, considerano “massiva” una lesione di dimensioni superiori a 5 cm (Ellmann, 1993).
Si stima che circa il 40% delle lesioni della cuffia dei rotatori siano lesioni massive. Nonostante in questi casi il chirurgo sia spesso portato a esprimere una prognosi sfavorevole, non è detto che una lesione massiva sia necessariamente irreparabile. Con il termine “massiva” si introduce un parametro di natura quantitativa basato sulle dimensioni della lesione e non sulla qualità tendinea valutata durante l’intervento chirurgico, che condiziona la reale possibilità di reinserire e/o suturare i tendini lesionati.
Una lesione della cuffia dei rotatori può derivare da un trauma come una caduta o può essere causata dall’usura cronica che dà origine all'infiammazione del tendine e progressivamente alla sua lesione. Il conflitto della porzione anteriore della scapola, l’acromion, sul tendine è ritenuto essere una delle principali cause di infiammazione della cuffia dei rotatori in soggetti di età superiore ai 40 anni. Generalmente i primi sintomi consistono in dolore avvertito durante l'esecuzione di attività semplici come il sollevare la spalla o cercare di raggiungere oggetti in alto.
Si può notare debolezza del braccio (confermata poi da specifici test per la cuffia dei rotatori) e difficoltà ad effettuare le attività di routine, come pettinarsi i capelli o raggiungere la schiena per allacciarsi ad esempio il reggiseno.
Se la lesione si verifica con un trauma si può avvertire dolore acuto alla cuffia dei rotatori, una sensazione di blocco della spalla e la debolezza immediata del braccio.
Dopo una valutazione da parte dell’Ortopedico, che consideri il tipo di lesione, i sintomi riferiti e le richieste funzionali del paziente, può essere indicato un intervento chirurgico. Non tutti i pazienti con lesione della cuffia dei rotatori necessitano di un intervento chirurgico.
L’obiettivo dell’intervento è attaccare nuovamente il tendine riportandolo nella sua posizione originale.
Vedi dettagli sull'intervento di riparazione della cuffia dei rotatori
Il trattamento di una lesione massiva della cuffia dei rotatori, più grave, rappresenta un argomento di grande interesse ed in continua evoluzione, soprattutto grazie all’affinamento delle tecniche chirurgiche artroscopiche.
Per scegliere il trattamento adeguato vanno considerati diversi criteri legati al tipo di lesione, ai sintomi riferiti ed alle richieste funzionali del paziente.
Le lesioni massive riparabili possono essere suturate con ancore e fili, posizionate con una conformazione semplice o più complessa (tecnica double-row).
Nelle lesioni massive NON riparabili è fondamentale comprendere i sintomi maggiormente debilitanti e le reali richieste funzionali del paziente.
Nei pazienti, con sintomi dovuti quasi esclusivamente ad un'infiammazione della cuffia dei rotatori e in cui non sussiste l’esigenza di un ripristino completo della forza e della escursione articolare, può essere indicato un débridement artroscopico (volgarmente detta "pulizia" in artroscopia). In pratica si esegue un’acromioplastica dosata (risparmiando il legamento coraco-omerale) e la tenotomia del capo lungo del bicipite.
Questa metodica risolve soltanto il sintomo dolore che dipende dalla cuffia infiammata, dal conflitto e dalla concomitante tendinopatia del CLB. Non consente un miglioramento del deficit di forza ed un recupero funzionale completo della spalla.
Nei casi in cui sia possibile, si associa una sutura parziale (cosiddetta funzionale) della lesione della cuffia dei rotatori.
Nei pazienti con lesioni massive irreparabili, in cui vi è l’esigenza di un ripristino dell’escursione articolare e della forza, diventa importante valutare l’età del paziente e il suo stato di salute generale. Nei pazienti relativamente giovani può essere indicato un intervento di transfer (o trasferimento, trasposizione) di tendine gran dorsale (per lesioni posterosuperiori) o trasposizione di tendine di gran pettorale (per lesioni del tendine sottoscapolari). Nei pazienti di età avanzata o con artrosi gleno-omerale può essere indicato un intervento di protesi di spalla.
Vedi approfondimento su intervento di trasferimento tendineo per lesione non riparabile di cuffia dei rotatori