L’osso ed il tendine sono ben visualizzati e preparati per la riparazione. Uno o più miniviti (dette “ancore”) sono avvitate sull’omero (Figura 3). I fili montati su queste ancore vengono passati attraverso il tendine e legati fino ad applicare il tendine sull’osso (figure 5, 6 e 7).
Nel caso vi sia un margine dell’acromion che provoca infiammazione sul tendine sottostante, il primo viene smussato ed asportato con una fresa (Figura 4). Alla fine della procedura viene verificata l’integrità della riparazione e che l’acromion sia piatto (Figura 6).
L'intervento di riparazione della cuffia dei rotatori viene eseguita in anestesia loco-regionale a cui può essere associata una sedazione per il comfort del paziente (anestesia “combinata”). L’intervento dura in media 45 minuti e richiede una degenza ospedaliera di circa 2 giorni.
Dopo l’intervento viene indossato un tutore da mantenere giorno e notte per un periodo variabile secondo il tipo di lesione e la qualità del tessuto tendineo. Il dolore dopo l’intervento, solitamente lieve-moderato, può essere facilmente controllato con antidolorifici e ghiaccio applicato sulla spalla.
I tempi di recupero variano da un paziente all'altro e dipendono dal tipo di lesione della cuffia dei rotatori: un recupero COMPLETO della mobilità e della forza muscolare di solito si verifica dopo 3-6 mesi dall’intervento.
Riparazione sovraspinoso sottospinoso double row spalla artroscopica
Durante le prime 3 settimane dopo l’operazione, si eseguono esercizi di moderata mobilizzazione, solo passiva, della spalla più volte al giorno.
Dalla 2^-3^ settimana post-operatoria sarà il fisioterapista a guidare il programma di riabilitazione della spalla. Dopo la visita di controllo con il chirurgo è possibile rimuovere il tutore ed avviare esercizi di mobilitazione attiva della spalla.
I tempi di recupero sono variabili: la ripresa della guida è possibile dopo il secondo mese; la ripresa delle attività lavorative è possibile a partire dal 2°-4° mese, e questo anche secondo la professione del paziente: il ritorno ad un lavoro “di ufficio” può avvenire prima. La ripresa delle attività sportive di solito avviene al 3° mese dopo l’intervento, ma spesso ci vogliono 4-6 mesi per riprendere tutti gli sport, soprattutto quelli di lancio o che sollecitano la spalla.
Vedi dettagli sul protocollo riabilitativo dopo riparazione della cuffia dei rotatori
Oltre ai rischi comuni a qualsiasi intervento chirurgico vi sono alcuni rischi specifici per questo tipo di chirurgia.
Si può sviluppare una rigidità articolare per diverse cause, ad esempio a causa di una rigidità alla spalla prima dell’intervento, un tempo d’immobilizzazione più lungo, una scarsa compliance agli esercizi, una riabilitazione post-operatoria mal eseguita.
Raramente si può verificare una reazione da infiammazione intrarticolare che può arrivare fino ad una algodistrofia (sindrome locale simpatica riflessa). Tuttavia, sono state sviluppate nuove terapie in grado di gestire più facilmente questa rara complicanza.
Il verificarsi di un’infezione del sito chirurgico rimane un caso eccezionale con la tecnica artroscopica. Nel caso si verifichi, si esegue solitamente una terapia antibiotica più o meno lunga con, eventualmente, un lavaggio chirurgico.
I nervi che circondano la spalla possono essere feriti accidentalmente durante l’intervento; questa rara complicanza può causare dolore e perdita di sensibilità in alcune parti del braccio.
I rischi elencati non rappresentano un elenco esaustivo. Il Chirurgo della COM sarà a disposizione per discutere di rischi, modalità, aspettative di ogni singolo caso.
Il tempo necessario alla scomparsa del dolore è variabile. Il recupero COMPLETO della mobilità e della forza muscolare di solito si verifica dopo 3-6 mesi dall’intervento. La guarigione del tendine non si ottiene in tutti i casi. E’ dell’ordine del 60-80% e dipende da vari fattori quali il tipo di lesione (se rottura parziale o completa, se lesione piccola o massiva), il trofismo dei muscoli della cuffia dei rotatori, la qualità del tessuto tendineo, l’età del paziente, il tempo trascorso dall’instaurarsi della lesione.
Nel caso di non consolidazione del tendine sull’osso si ha comunque una risoluzione del dolore, ma il recupero della forza non è completo.
I risultati di questa tecnica sono molto incoraggianti, con una risoluzione del dolore ed un miglioramento della funzionalità della spalla nel 90% dei casi