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Materiale utile spalla

Protocollo riabilitativo dopo intervento di riparazione cuffia dei rotatori

Il trattamento riabilitativo dopo intervento di riparazione cuffia dei rotatori deve essere differenziato a seconda dell’entità della lesione e della qualità della riparazione ottenuta

Eercizi di riabilitazone dopo intervento di riparazione cuffia rotatori

E' importante assecondare i tempi di naturale riparazione dei tessuti rispettando appropriati limiti temporali.

Inizialmente →mobilizzazione passiva, senza impegno della muscolatura riparata.

Successivamente→ quando si ha la certezza della guarigione della riparazione esecuzione del movimento attivo e incremento dell’incremento dell’intensità di lavoro.


NB→ Nel protocollo esemplificato i tempi indicati sono “relativi”, è preferibile non forzare mai la spalla e non scatenare il dolore. E’ fondamentale il recupero articolare non doloroso anche se ciò comporta un ritardo del lavoro attivo, una spalla dolente ritarderà comunque il recupero.

Fattori che influenzano la riabilitazione dopo una riparazione della cuffia dei rotatori

  • Età del paziente
  • Entità della lesione
  • Richiesta di lavoro
  • Livello di attività desidero (tipo di lavoro richiesto alla spalla)
  • Potenziale di riabilitazione → motivazione del paziente.
  • Esordio della lesione

Vedi approfondimento sulle lesioni della cuffia dei rotatori

FASE 1 Fase di protezione (0-6 settimane)

0-4 settimane immobilizzazione in tutore, nel periodo successivo si inizia un cauto trattamento riabilitativo

 

Obiettivi

  • Evitare effetti negativi dell’immobilizzazione
  • Riduzione del dolore e dello stato infiammatorio
  • Recupero del R.O.M. in assenza di dolore
  1. Uso di sling per 3 settimane giorno e notte (per evitare stress sul sito di riparazione)
  2. Crioterapia ed elettroanalgesia (TENS)
  3. Esercizi PASSIVI nell’arco di movimento consentito dal dolore

      ↓

  1. Iniziali esercizi attivi-assistiti (L-bar-esercizi pendolari)
  2. Esercizi di contrazione isocinetica sub massimali ed isocinetica facilitata in un arco di movimento non doloroso.

FASE 2 Fase intermedia (6-10 settimane)

Obiettivi

  • raggiungere R.O.M. completo
  • ridurre il dolore residuo
  • migliorare la forza muscolare
  • migliorare il controllo neuromuscolare
  1. Esercizi di mobilizzazione attiva per il recupero del completo movimento
  2. Esercizi di allungamento capsulare
  3. Inizio del lavoro isotonico a bassi livelli, utilizzo di resistenze elastiche progressive (KCE)
  4. Inizio del lavoro propriocettivo

FASE 3 Fase di potenziamento (11-16 settimane) ( 3 mesi)

Requisiti per iniziare questa fase:

  • Articolarità completa senza dolore
  • Discreto controllo neuromuscolare
  • Buona forza muscolare

Obiettivi

  • Migliorare la forza muscolare
  • Migliorare il controllo neuromuscolare
  • Ritorno graduale alle attività funzionali
  1. Esercizi come nella fase precedente con crescente aumento delle difficoltà
  2. Esercizi di stretching per spalla

FASE 4 fase di atletizzazione (17-26 settimane) (≈4-5 mesi)

Obiettivi

  • Graduale ritorno all’attività sportiva
  1. Esercizi pliometrici
  2. Proseguimento del programma di potenziamento muscolare
  3. Programma per esecuzione del gesto specifico e mantenimento dell’elasticità capsulare.
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