Maria è una donna di 75 anni, sottoposta 5 anni prima a riparazione della cuffia dei rotatori alla spalla. Dopo l’intervento, sebbene abbia recuperato parzialmente la forza, lamenta un continuo dolore alla spalla operata, sia durante l’uso che di notte.
Le radiografie effettuate ed un consulto con il Dr. Fosco le fanno diagnosi di artrosi alla spalla, che purtroppo sta evolvendo con gli anni.
Una riparazione della cuffia dei rotatori, anche se bene eseguita, non è in grado di arrestare completamente un processo di degenerazione artrosica alla spalla, se già avviato.
La signora Maria viene pertanto sottoposta ad un intervento di protesi inversa alla spalla. Durante l’intervento viene inoltre riparato in maniera molto solida anche il tendine sottoscapolare.
Sebbene l’utilità del tendine sottoscapolare nel funzionamento di una protesi inversa non sia ancora stata dimostrata con certezza, in alcuni studi si evince che una riparazione del tendine sottoscapolare può dare maggior forza e stabilità al paziente con una protesi inversa di spalla.
La signora Maria inizia a muovere praticamente subito la spalla operata, e con l’aiuto di un fisioterapista ottiene precocemente un movimento completo della spalla.