Il paziente con degenerazione mucoide del crociato spesso ha già effettuato diverse visite ortopediche e la maggior parte delle volte la diagnosi non viene effettuata per mancanza di esperienza riguardo questa patologia.
E’ una patologie che colpisce pazienti di mezza età, solitamente tra i 35 e i 52 anni.
La degenerazione mucoide del legamento crociato si presenta con dolore al ginocchio e limitazione della flessione. La degenerazione mucoide spesso coesiste con un ganglio del legamento crociato anteriore, o con cisti intraossee che non sono associati ad un'instabilità del ginocchio.
La patogenesi della degenerazione mucoide non è chiara, ma i traumi, le cisti gangliari ed il processo degenerativo dell’articolazone sono tutti fattori che si pensa possano essere coinvolti.
Sono generalmente accettate due teorie. Una teoria sostiene che la degenerazione mucoide possa semplicemente derivare da una degenerazione del legamento crociato legata all'età. La seconda teoria ritiene che l'intrappolamento congenito o acquisito di tessuto sinoviale possa essere la causa delle lesioni cistiche che provocano a loro volta la degenerazione mucoide del legamento.
Il dolore e la limitazione della flessione del ginocchio sono i disturbi più comuni. E’ un dolore non specifico, solitamente posteriore o mal localizzabile dal paziente, simile al dolore causato da una massa o da un'erosione ossea locale.
I pazienti possono anche non essere in grado di flettere o estendere completamente il ginocchio. A volte è presente un versamento di liquido all’interno dell’articolazione, che persiste nonostante diverse terapie, anche con infiltrazioni.
Solitamente il paziente non lamenta alcuna instabilità del ginocchio, nessun episodio di trauma precedente alla comparsa dei sintomi.
La risonanza magnetica nucleare del ginocchio è l’esame che permette di far diagnosi di degenerazione mucoide del legamento crociato anteriore. I reperti alla risonanza magnetica della degenerazione mucoide del crociato anteriore includono: un legamento mal definito, un aumento della circonferenza legamentosa, un normale orientamento del legamento e un'aumentata intensità del segnale intervallate con fibre del legamento intatte e visibili (aspetto a "gambo di sedano" del legamento crociato anteriore).
Nelle forme lievi iniziali, la degenerazione mucoide può beneficiare di un trattamento conservativo con infiltrazioni e fisioterapia per preservare il movimento completo del ginocchio. La presenza di cisti gangliari è un fattore prognostico negativo di risposta al trattamento conservativo.
Quando i sintomi persistono dopo mesi di terapie conservative e senza beneficio duraturo, può essere preso in considerazione l’intervento chirurgico in artroscopia. L’artroscopia prevede l'escissione parziale dei soli fasci sclerotici del legamento crociato anteriore, in modo da diminuire volume e tensione all’intervento del legamento. Se presenti cisti gangliari vengono asportate con tutto il loro contenuto.
Il beneficio in termini di dolore e recupero del movimento completo del ginocchio avviene entro poche settimane dall’intervento chirurgico. Se l’intervento viene effettuato in maniera corretta, il paziente non manifesta instabilità al ginocchio nel post-operatorio.